Riscoprire il valore educativo dell’essere cristiani
30 ex allievi salesiani in cammino sui passi del Beato Alberto Marvelli Formazione, fede e fraternità: da Milano a Rimini per riscoprire il valore educativo dell’essere cristiani.

Riscoprire la figura luminosa del Beato Alberto Marvelli
RIMINI – Trenta ex allievi dell’Istituto Salesiano di Milano, accompagnati dai loro catechisti, durante la Giornata Italiana degli Ex Allievi Salesiani, si sono recati a Rimini. In questi due giorni, i ragazzi hanno avuto l’occasione per riscoprire la figura luminosa del Beato Alberto Marvelli, testimone di carità e cittadinanza attiva nel secondo dopoguerra; egli infatti, ha contribuito alla ricostruzione della città di Rimini, a seguito della sua distruzione, ed è oggi modello di santità per i giovani.
Un momento formativo per i giovani educatori
“Nell’ordinarietà si può diventare santi” – ha detto don Giovanni Rondelli, catechista e Animatore Missionario dei salesiani, raccogliendo lo spirito del pellegrinaggio. L’iniziativa ha rappresentato anche un momento formativo per i giovani educatori, che stanno assumendo un ruolo nelle compagnie e nei gruppi giovanili dell’Istituto salesiano milanese.
Attraverso laboratori, testimonianze e preghiera, i ragazzi hanno approfondito il significato dell’essere educatori secondo il carisma di Don Bosco, maturando la consapevolezza che il loro servizio va ben oltre l’animazione. “Abbiamo appreso cosa significhi essere educatore e non solo animatore” – ha affermato un Elisa.

Quando sono a scuola mi sento a casa
Tra le tante voci, inoltre, emerge forte quella di chi sente nella propria scuola salesiana un punto di riferimento solido: “Quando sono a scuola mi sento a casa” è il ritornello dei partecipanti alla domanda dei loro catechisti sul perchè ti sei reso disponibile come ex allievo?
Il suo esempio rimane una guida concreta
L’esperienza ha visto la www.salesianirimini.it dove il direttore don Roberto Smeriglio ha avuto l’attenzione di accoglierci con grande premura mentre l’oratorio viveva la festa di inizio anno catechistico.
Tappa significativa è stato l’affidamento del gruppo davanti alla tomba di Alberto nella bellissima chiesa di Sant’Agostino a Rimini, infatti il suo esempio rimane una guida concreta per vivere la fede nel quotidiano, con cuore salesiano e spirito di servizio.

Quello che si chiede ad ogni educatore salesiano
Ospite d’eccezione don Mattia Benedettini che ci ha accompagnato come guida esperta dei luoghi, così ha detto nella buonanotte: “La nostra vita è come un tesoro prezioso: non ha senso tenerselo solo per noi stessi, ma va condiviso con le persone a cui vogliamo bene e con quelle che incontreremo nel nostro cammino. Se ci pensate è proprio questo quello che si chiede ad ogni educatore salesiano”.
Questi giorni sono stati solo l’inizio di un cammino condiviso di fede e servizio, che gli ex allievi intendono portare avanti a Milano, dentro e fuori le aule dell’Istituto salesiano.